Cavalli Camargue

 
Sella camargue

  La sella camargue è di evidente derivazione spagnola. Attrezzo molto antico, la sua forma non è variata nel corso dei tempi, così quella che vediamo oggi è praticamente identica a quella che si usava nel medioevo nelle stesse regioni. L'arcione e la paletta sono molto pronunciati e ben imbottiti, per bloccare in modo 'comodo' il cavaliere nella giusta posizione, mentre i quartieri sono molto lunghi per proteggere il più possibile la gamba. Tutta la sella è tenuta in posizione da due sottopancia, uno con doppia legatura (cenglo) ed uno addizionale che passa sopra il seggio (surfai) e da un sottocoda (couiero). Tanta complessità nella legatura era necessaria per evitare che la sella si muovesse, soprattutto durante i bruschi movimenti del lavoro sui tori.
Il sottopancia con doppia legatura è fissato alla parte destra della sella a mezzo di due fibbie mentre sul lato sinistro sono presenti due anelli per poterlo fissare con dei lacci, più adatti a serrare con forza. Nel mezzo porta un anello di cuoio per tenere in posizione il surfai.
Il sottopancia addizionale (surfaix) serve per serrare e tener ferma ulteriormente la sella. Viene semplicemente messo sopra il seggio, la sua lunghezza (1,56 mt senza il laccio di chiusura) gli consente di cingere completamente il cavallo con sopra la sella.
Il sottocoda (couiero) lega la sella alla coda del cavallo, è appoggiato su un cuscinetto di forma particolare, e può essere in un pezzo unico o in due pezzi.
Staffa Le staffe (estriéu)in ferro batturo sono a gabbia, perchè il gardianne montava con spessi zoccoli di legno (esclop), quindi è pensata per fermare il piede nella giusta posizione senza il rischio di scivolarci dentro, senza però bloccarlo, è infatti larga per poterla perdere facilmente in caso di caduta. La posizione del cavaliere è quasi in piedi, gamba molto distesa e staffe in punta.

Seggio
La sella camargue, come tutte le selle da lavoro, deve essere costruita 'su misura' per il cavaliere. Nel suo confezionamento si tiene conto della lunghezza del seggio 'A' (come in tutte le selle), ma anche della larghezza della coscia 'B', proprio per la sua particolare forma. Il peso ragguardevole di questa sella è di almeno 15 Kg, senza contare la testiera e gli altri finimenti. Tale peso è ripartito su due grandi cuscini che poggiano sulla schiena lasciando libera la spina dorsale, in modo da poter tenere la sella tante ore sul cavallo senza rovinarlo. Un tempo i cuscini venivano imbottiti con la paglia, oggi si preferisce usare i crini.

La sella veniva completata da alcuni accessori quale il sottosella leggero a scacchi, la martingala fissa con collare, il 'seden' (corda tipica in crini di cavallo usata comunemente per legare il cavallo nei momenti di sosta), e la testiera con morso.
La martingala, rigorosamente fissa, è tenuta in posizione da un largo collare appoggiato sulle spalle del cavallo, mentre un'altra cinghia viene bloccata attorno al sottopancia.
Il seden, corda in crini di cavallo (tradizionalmente crini della criniera delle giumente) può avere una lunghezza variabile tra i 9,5/10 m, ed un diametro di 12/13 mm. Viene intrecciato rigorosamente a mano con crini di colori differenti. Veniva usato come corda da lavoro, oggi è un complemento obbligatorio della bardatura camargue.




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